Attività fisica e corretta alimentazione: stop ai bambini sedentari e sovrappeso

Attività fisica e corretta alimentazione: stop ai bambini sedentari e sovrappeso

Frenetici negli spostamenti ma sostanzialmente sedentari; informatissimi su tutte le ultime tendenze gastronomiche ma disordinati nell’alimentazione: l’identikit di tanti genitori italiani si traduce in uno stile di vita che rappresenta un inesorabile viatico alla crescita di un bambino sedentario e sovrappeso, con un eccesso ponderale che inizia a manifestarsi fin dalla scuola scuola materna, per intensificarsi con il passare degli anni.

Bambini sovrappeso e sedentari: i dati in Piemonte

Incessanti e compulsivi trasferimenti in auto, arrabattate spese al supermercato, fatte prediligendo cibo già pronto che risolva in fretta il problema di imbastire un pranzo o una cena; pasti consumati velocemente, magari con un occhio se non due alla tv o allo smartphone; modelli nutrizionali imposti da pubblicità, tuttologi da social network, santoni della tv o del web. Sono tanti i fattori che concorrono a comportamenti disfunzionali, che sovente hanno origine in famiglia e che altrettanto spesso sfociano nell’eccesso ponderale dei bambini.

In realtà, rispetto ad altre regioni d’Italia, i bimbi residenti in Piemonte, non versano in una situazione così critica, ma c’è comunque poco da abbassare la guardia. D’altra parte i dati delle più recenti indagini in materia, tra cui la survey Okkio alla Salute – Report 2016, parlano chiaro:

  • in Piemonte, nella fascia d’età compresa tra i 6 e gli 11 anni sono più di 50mila i bambini sovrappeso e obesi;
  • in Piemonte ben il 46% delle madri di bambini sovrappeso e l’8% delle madri di bambini obesi ritiene che il proprio bambino sia normopeso o sottopeso;
  • in Piemonte solo il 22% delle madri di bambini sovrappeso e il 55% delle madri di bambini obesi ritiene che il proprio bambino mangi troppo;
  • il 64% delle madri dei bambini non attivi, residenti in Piemonte, ritiene, erroneamente, che il figlio svolga sufficiente o molta attività fisica;
  • i dati indicano che in effetti i bambini piemontesi sono poco propensi all’attività fisica: 1 su 7 è fisicamente inattivo, mentre solo 1 su 3 ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età;
  • Dal punto di vista delle attività fisiche e ludico-motorie le scuole non riescono a sopperire adeguatamente a tale carenza, tanto che:
  1. Soltanto nel 56% delle classi si svolgono almeno 2 ore di attività motoria a settimana;
  2. Soltanto il 25% delle scuole coinvolge i genitori in iniziative di attività motoria;
  3. Soltanto il 33% delle scuole coinvolge i genitori in iniziative finalizzate alla promozione di sane abitudini alimentari.

Cifre preoccupanti, ma che non devono ingenerare un allarmismo fine a se stesso, bensì la volontà di mettere in campo azioni concrete per prevenire e contrastare il sovrappeso e l’obesità dei bambini.

Ovviamente, alcune di tali strategie implicano l’avvio di un percorso di medio e lungo periodo, che veda coinvolti istituzioni, associazioni, media, aziende del comparto agroalimentare e della GDO: attori che non a caso il progetto Corriamo a Tavola ha inteso aggregare e coordinare per definire e iniziative univoche e massive.

Altri accorgimenti, invece, possono essere messi quotidianamente in pratica anche in famiglia, partendo proprio dall’alimentazione dei bambini.

Corretta alimentazione dei bambini dai 6-10 anni: istruzioni per l’uso

Come spiega la dottoressa Gabriella Regis, biologa nutrizionista di Babyrun e del network Corriamo a Tavola, “durante questa fase della vita, i bambini e le bambine crescono in modo costante ma non così esplosivo come nella prima infanzia o durante l’adolescenza. È importante, quindi, che i genitori sappiano cogliere i campanelli di allarme legati ad una scorretta alimentazione, per evitare conseguenze sia a breve termine (problemi respiratori; ortopedici; endocrini), sia a lungo termine (ipertensione; diabete di tipo 2; maggiore rischio di incorrere in malattie cardiovascolari)”.

“Il punto è – chiarisce ancora la dottoressa Regis – che spesso i genitori si trovano a dover gestire situazioni molto diverse tra loro:

  • prove di indipendenza, che i nostri figli attuano anche attraverso il rifiuto di certi cibi;
  • il perdurare di stili alimentari scorretti che si sono instaurati in precedenza;
  • la frequenza scolastica, che può essere un’arma a doppio taglio perché il genitore non sa esattamente ciò che il bambino mangia o se eviti o meno i bis concessi;
  • stare otto ore a scuola, peraltro, riduce drasticamente l’attività fisica, e quando poi l’impegno scolastico si protrae anche dopo il rientro a casa con i compiti, la sedentarietà è dietro l’angolo”.

Che osa fare per arginare questa situazione e contrastare, se possibile sul nascere, il sovrappeso e l’obesità dei bambini? Ecco alcune indicazioni della biologa nutrizionista del network Corriamo a Tavola:

  • ripartire il consumo di cibo in 4-5 pasti: 3 principali (colazione, pranzo e cena) e 2 spuntini;
  • la prima colazione è fondamentale e non va mai saltata. Qualche idea? Una tazza di latte o the o uno yogurt (meglio se bianco perché con meno zuccheri), 2-3 biscotti o una fetta di pane integrale con la marmellata o dei cereali (meglio se soffiati o come fiocchi, perché rispetto a quelli per bambini non contengono zuccheri aggiunti) e un frutto o una spremuta;
  • pranzo e cena devono essere completi, cioè fornire carboidrati (un primo piatto), proteine (a rotazione tra carne, pesce, legumi, formaggi o uova) e lipidi (preferendo l’uso dell’olio extra vergine di oliva come condimento);
  • spuntini e merende devono essere sazianti ma leggeri, perché servono per non arrivare troppo affamati al pasto successivo, senza però sostituirlo. Per orientarci nella scelta, è necessario sapere che più un alimento contiene carboidrati a lento assorbimento e fibra, più sarà saziante: un frutto è più saziante di un succo di frutta; una fetta di pane, meglio se integrale, è più saziante di una merendina. Anche lo yogurt è un’ottima idea per uno spuntino salutare;
  • ridurre l’introito di grassi saturi, sale, zuccheri semplici, diminuendo l’assunzione di proteine animali a favore di quelle vegetali (legumi); consumando pochissimi insaccati; evitando i cibi industriali ultra-processati (merendine, patatine, succhi, cibi già pronti);
  • aumentare l’assunzione di fibra, attraverso il consumo di cereali integrali; frutta; verdura e legumi.

Bambini in forma con gioco libero, attività fisica e sport

Naturalmente, per evitare l’eccesso ponderale del bambino, è importante unire alla corretta alimentazione anche uno stile di vita attivo. Quindi, già a 6 anni, tutti in palestra o sulle piste di atletica per 5 giorni la settimana? No. Perché il primo obiettivo è semplicemente quello di imparare vincere la sedentarietà tipica della nostra società.

Attività fisica del bambino, infatti, si può declinare in innumerevoli forme:

  • andare in bici;
  • correre;
  • ma anche aiutare i genitori nelle faccende domestiche;
  • andare a scuola a piedi o, se possibile, in bicicletta;
  • evitare di prendere l’ascensore preferendo le scale.

Non a caso, il termine attività fisica indica qualsiasi movimento del corpo che comporti un dispendio di energia. E, visto che parliamo di bambini, la prima cosa che viene in mente è il gioco: impareranno da un lato ad arginare l’uso di cellulari, videogames, TV e affini, e dall’altro a stimolare il gioco attivo, sia dentro sia fuori casa.

Naturalmente, se economicamente sostenibile e se gradita al bambino, è sempre ottima la scelta di assecondare la pratica di uno sport: se ne avvantaggerà nell’immediato, ma anche da grande. Infatti i bambini e gli adolescenti che praticano sport 1-2 volte alla settimana, più facilmente praticheranno sport anche nell’età adulta.

Ricordiamoci che la sedentarietà è un vero e proprio circolo vizioso: chi è sedentario spende meno energie di quelle introdotte con il cibo, il che favorisce lo sviluppo del sovrappeso e dell’obesità del bambino.

L’eccesso ponderale del bambino, a propria volta,  incrementerà ulteriormente la sua sedentarietà, perché un bimbo con problemi di peso si affatica presto, si vergogna del proprio corpo, e tende a rifiutare anche le attività che prima svolgeva con piacere (ad esempio il nuoto).

La Piramide dell’Attività Fisica e Motoria per i bambini

Spesso la spontaneità del gioco libero all’aria aperta, tipica dell’infanzia di nonni e genitori, viene ostacolata e ingabbiata dal nostro frenetico stile di vita. Per questo motivo, si è reso necessario mettere nero su bianco la quantità e la frequenza di attività fisica consigliate. La Sip (Società Italiana di Pediatria) ha elaborato, accanto alla più famosa Piramide Alimentare, anche la Piramide dell’Attività Fisica e Motoria per i bambini, che fornisce le seguenti indicazioni:

  • ogni giorno muoversi il più possibile andando a scuola a piedi o in bici, salendo le scale a piedi, passeggiando, ordinando i giochi;
  • 4-5 volte alla settimana aiutare nei lavori domestici i genitori e dedicarsi al gioco libero in compagnia dei coetanei;
  • 3-4 volte alla settimana dedicarsi ad un’attività motoria organizzata (quindi praticare uno sport);
  • 1 volta alla settimana organizzare gite e attività all’aria aperta con la famiglia;
  • 1 ora sola al giorno da dedicare a smartphone, tablet, computer o TV.

Ora, ovunque voi siate, mentre state leggendo queste righe, se siete genitori fate mente locale e pensate a quante volte date lo smartphone ai vostri bambini per tenerli calmi e impegnati (in macchina, al ristorante, in casa) oppure li piazzate davanti alla tv durante e lontano dai pasti.

Nessun giudizio, siamo tutti umani! Ma proprio per questo siamo anche dotati di raziocinio, per cui cominciamo poco alla volta a coinvolgere i nostri bambini negli hobby, negli sport che pratichiamo da soli e cerchiamo di condividerli con loro. Oppure, se anche noi siamo tendenzialmente sedentari, prendiamo l’amore che nutriamo nei loro confronti, la preoccupazione per la loro salute ed il loro benessere, come la leva che solleverà tutta la famiglia dal divano e la porterà a passeggiare su sentieri di montagna nel weekend o a inforcare tutti quanti la bici per una bella pedalata.

Innanzitutto porrete un freno allo sviluppo dei sovrappeso e dell’obesità dei vostri bambini. E poi, vedrete lievitare salute e buonumore in tutta la famiglia!

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Se avete domande da sottoporre alla dottoressa Gabriella Regis, scrivete una mail a:

gabry.regis@libero.it – babyrun2013@gmail.com

oppure compilate il seguente form e sarete prontamente ricontattati.

Redazione Corriamo a Tavola

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