Scuole e palestre chiuse: 6 consigli contro il sovrappeso del bambino

Scuole e palestre chiuse: 6 consigli contro il sovrappeso del bambino

Scuole chiuse. Palestre chiuse. Corsi sportivi sospesi. L’emergenza Coronavirus ha, tra gli altri effetti, quello di ridurre le occasioni in cui i nostri bambini possono svolgere attività fisica, aumentando esponenzialmente quelle di smangiucchiare male e oltre misura.

Risultato? Il rischio concreto che sovrappeso e obesità prendano ulteriormente piede, causando n prospettiva ai nostri bambini conseguenze non meno allarmanti del pericolo che oggi tiene tutti in allerta, facendoci forse prestare meno attenzione ai rischi standard: quelli comprovati e ormai consolidati.

Ecco allora, da parte della dottoressa Gabriella Regis, biologa nutrizionista di Corriamo a Tavola, alcuni semplici consigli per tenere i bambini in forma anche in questo particolare periodo.

1. BANDO AGLI SNACK

Se tenere in dispensa una piccola scorta di beni di prima necessità è un buon consiglio, questo non vale per snack quali merendine, patatine, bevande gasate o zuccherate che, tanto più in questo periodo, dovrebbero essere bandite dalle case degli italiani. Averle a disposizione 24 h su 24, per il bambino sarebbe una tentazione troppo forte cui resistere, approfittando della distrazione o della maggiore accondiscendenza dei genitori per farne scorpacciate.

Meglio, dunque, tenere a disposizione in casa frutta in quantità e magari preparare quotidianamente verdura cruda a pezzetti o striscioline (vedi ad esempio sedano, carota, etc), che il bambino possa sgranocchiare in sostituzione di cibi meno sani.

2. GESTIRE E VINCERE LA NOIA

Anche imparare a gestire la noia di lunghe giornate trascorse a casa fa parte del processo di crescita e di apprendimento del bambino. Tuttavia, la noia è facile che stimoli un appetito nervoso e compulsivo, con il rischio che il bambino, così come l’adulto, cerchi nel cibo il ristoro ad ansia e frustrazione.

Prevedere a inizio settimana un programma quotidiano di attività domestiche anche calendarizzate con orari precisi, può ovviare a questo pericolo.

E così, ci sarà il momento per lo studio, quello per la tv, quello per la lettura, quello per il gioco, quello per qualche faccenda domestica come il riordino della stanza, e quello per qualche uscita all’aria aperta.

Variare le attività renderà più sostenibile la gestione di queste giornate, e ridurrà il rischio di alimentazione compulsiva.

3. NON TRASCURARE L’ACQUA

Le linee guida relative alla corretta alimentazione del bambino, suggeriscono che i nostri figli bevano almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno.

In una situazione di inattività forzata, è più facile che il bimbo senta meno l’esigenza di bere.

Può essere allora utile, anche in questo caso, prevedere delle “tappe bicchiere” con cadenza oraria. Impostandolo come un gioco – ad esempio, ogni ora un bicchiere d’acqua per completare la tappa oraria delle attività e passare al livello successivo – si esorterà il bambino a bere perfino di sua spontanea volontà, senza doverglielo ricordare o addirittura “imporre”.

Ovviamente, l’acqua va preferita ad altre bevande, tanto più se gasate e zuccherine. In quest’ottica è bene sottolineare che le cosiddette bevande “LIGHT” O “ZERO CALORIE” sono comunque da evitare perché non sono meno dannose di quelle “CLASSICHE”.

4. ATTIVITÀ FISICA ANCHE IN CASA

Per prevenire e contrastare il sovrappeso del bambino, oltre a un’alimentazione equilibrata, è necessaria la pratica regolare di attività fisiche. Ora, in assenza di occasioni per svolgerle in maniera strutturata, a causa della chiusura di scuole e palestre e della sospensione di corsi sportivi, c’è comunque modo di mantenere il bambino attivo e in movimento.

Una delle tappe orarie casalinghe del bambino, potrebbe infatti prevedere mezz’ora – 45 minuti di ginnastica in casa che magari i genitori potrebbero svolgere insieme ai figli così da tenersi anche loro in allenamento.

Come? Sono sufficienti dei semplicissimi tappetini da palestra da stendere sul pavimento. Poi, l’esperienza personale – o, per chi non ne avesse, i tanti tutorial che si possono trovare anche in rete – faranno il resto.

Per le donne in gravidanza o le neo-mamme, o le mamme anche con bambini piccoli, vi consigliamo, ad esempio, i tutorial di:

Un po’ di stretching preliminare, e poi i più svariati esercizi, anche alternandoli di giorno in giorno e ovviamente tarandoli sull’età del bambino: dalle flessioni, ai piegamenti, agli addominali, agli slanci, il tutto chiuso con un’altra breve sessione di allungamento al termine della seduta!

Mi raccomando: occhio sempre alla postura e a non esagerare. Il lavoro deve essere consapevole e progressivo.

5. MOVIMENTO ALL’ARIA APERTA

Evitare il più possibile i luoghi affollati non significa che non si possa raggiungere un parco cittadino o qualche località di campagna, entro i limiti degli spostamenti consentiti dalle norme in vigore.

Per fare cosa? Non certamente per portare i figli ai giochi bimbi, dove starebbero irresponsabilmente a contatto con altri bambini e adulti.

Piuttosto, può essere salutare scegliere viali e strade meno affollate per lunghe passeggiate – meglio ancora se a passo veloce – in mezzo alla natura.

Un’occasione per muoversi, e magari anche per svolgere dal vivo qualche piccola lezione di geografia o scienze.

L’importante è sempre, e ribadisco sempre, evitare i luoghi chiusi, e/o affollati nonché le attività anche ludiche che prevedano un contatto ravvicinato con gli altri bambini (o adulti).

6. CUCINARE CON MAMMA E PAPÀ

L’esigenza di limitare le uscite non è ovviamente piacevole, e da qui ai prossimi mesi metterà a dura prova la capacità anche organizzativa delle famiglie italiane (e non solo). Ma ci sono diversi atteggiamenti con cui affrontarla: fregarsene (a danno proprio e del prossimo); rispettarla vivendola con rabbia e frustrazione; oppure metterla a frutto, magari anche per svolgere con i nostri bambini tutte quelle attività cui solitamente abbiamo meno tempo da dedicare.

Una di queste può essere la cucina domestica. Mettersi ai fornelli insieme ai bambini, coinvolgerli nella preparazione di ricette semplici, sane e sfiziose, insegnar loro a scoprire gli alimenti e le loro proprietà, renderli partecipi del processo che porta il cibo dal frigorifero al piatto, non sono soltanto dei passatempo, ma veri e propri investimenti sulla salute in prospettiva dei nostri figli.

Qualche spunto su ricetta sana da realizzare insieme al tuo bambino puoi trovarlo nell’apposita sezione del sito Corriamo a Tavola.

7. IMPEGNO, RESPONSABILITÀ E ATTEGGIAMENTO POSITIVO

Infine, una piccola considerazione. Siamo tutti:

  • Genitori con bambini, che stanno facendo i salti mortali per conciliare le attività lavorative con le esigenze (anche di didattica domestica) dei figli;
  • e prima ancora persone. Ciascuna con la propria sensibilità, con i propri cari di cui prendersi cura, con le restrizioni da rispettare e le legittime preoccupazioni circa l’evolversi della situazione.

Ma, anche tra le pieghe delle problematiche in atto, la nostra mission di mamme e papà rimane anche quella di ingegnarci per fronteggiare un fenomeno non meno foriero di conseguenze nefaste per la salute, quale quello del soprappeso e dell’obesità in età pediatrica.

Noi di Corriamo a Tavola siamo a disposizione per indicazioni, suggerimenti consigli.

Anche in questo caso, se ciascuno, nel proprio piccolo, farà la propria parte, riusciremo, insieme, a gestire al meglio gli innumerevoli risvolti della situazione che stiamo affrontando!

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Se avete domande da sottoporre alla dottoressa Gabriella Regis, scrivete una mail a:

gabry.regis@libero.it – corriamoatavola@gmail.com

oppure compilate il seguente form e sarete prontamente ricontattati.

Redazione Corriamo a Tavola

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